Pasta, scescille, cozze ripiene: dall’America per imparare le ricette della "nonna"
Un gruppo di statunitensi, nella vita insegnanti, medici e psicologi, hanno scelto di fare un soggiorno ’alternativo’ in Italia, precisamente in Molise, per apprendere l’arte culinaria e della pasta fatta in casa. Un modo originale per rilanciare il turismo nei periodi di bassa stagione. Primonumero.it, intanto, ha incontrato nella cucina di Svevia, nel cuore del borgo, i turisti alle prese con cozze ripiene e ravioli.
Termoli. Gloria, Jim, Carrie, Patricia, Rose, Terry, Gary... e la loro vacanza immersa tra i sapori made in Italy. Nella cucina di Svevia, ristorante nel cuore del paese vecchio, mentre sono alle prese con la preparazione delle cozze ripiene e con altri piatti prelibati a base di pesce, raccontano a Primonumero.it la scelta di venire in Italia, direttamente dagli Stati Uniti, per un’esperienza alternativa. Una cooking holiday per dirla in gergo, resa possibile grazie al tour operator di Vasto Italia Sweet Italia che organizza vacanze esperienziali.
«E’ un modo per rilanciare il turismo - ha spiegato Fabrizio Lucci, managing director di Italia Sweet Italia - anche nei mesi di bassa stagione. Abbiamo prenotazioni fino ad ottobre. Ogni settimana si alternano gruppi. Ognuno sceglie di fare delle vacanze esperienziali. In questo caso si tratta di un soggiorno che prevede almeno quattro corsi di cucina. Poi ci sono escursioni sul territorio, per conoscere l’artigianato e i prodotti locali».
Una full immersion nella cucina termolese, con lezioni di teoria e pratica insieme a Massimo Talia, nell’aula didattica allestita nel ristorante del Borgo antico, come spiega la stessa Gloria. «Abbiamo imparato a fare la pasta fatta in casa, provato i vini locali e visto posti bellissimi». Il turismo si veste così di colori diversi e trova la giusta chiave per poter essere rilanciato e valorizzato.
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